Il mercato degli affitti brevi in Italia ha conosciuto una vera e propria esplosione negli ultimi anni, toccando volumi d’affari decisamente importanti. La sola Airbnb ha stimato nel 2023 un impatto di 7,9 miliardi di euro in Italia dagli affitti brevi ‘passati’ attraverso il portale.
Nel 2024 la svolta: l’introduzione da parte del Governo italiano di regole più stringenti ha limitato il numero di persone attive in questo settore che, come diciamo da sempre, ha bisogno di competenze specifiche per potervi operare.
Vediamo quindi come sarà il mercato degli affitti brevi nel 2025, alla luce dei dati, delle nuove leggi e anche della richiesta prevista per i prossimi anni.
Il mercato degli affitti brevi in Italia negli ultimi anni
Il mercato degli affitti brevi in Italia ha vissuto un periodo di grande successo, specialmente dopo la pandemia, quando i prezzi degli alloggi tradizionali come gli hotel sono aumentati notevolmente.
In questo contesto, molte persone, in particolare le famiglie numerose, hanno cercato soluzioni alternative per le loro vacanze. Gli appartamenti, specialmente quelli situati nei centri delle principali città italiane, sono stati protagonisti di un aumento significativo dei costi per gli affitti brevi.
Questa situazione ha portato alla nascita di numerose strutture, anche improvvisate, che offrivano camere tramite le principali piattaforme di prenotazione, come Airbnb.
Successivamente, il governo ha introdotto linee guida e normative rigorose, come il codice identificativo nazionale (CIN), per regolamentare un mercato che presentava molte zone d’ombra e opacità.
Molti si erano infatti improvvisati gestori di affitti brevi senza avere una chiara comprensione del lavoro e della gestione necessari (qui un articolo su come funziona la gestione degli affitti brevi).
Il giro di boa del 2024 ha portato quindi a un rallentamento del mercato degli affitti brevi nel 2024, con una contrazione del 3%.
In aggiunta, in città come Milano, Firenze e Roma, le amministrazioni locali hanno implementato regolamenti per contenere il sovraffollamento turistico e mitigare l’aumento dei costi degli affitti tradizionali.
Tuttavia, l’impatto degli affitti brevi nelle grandi città è rimasto piuttosto limitato rispetto a quanto spesso riportato dai media. Diverse associazioni hanno rilevato che l’81% delle strutture ha ottenuto il codice identificativo, ma una parte significativa del mercato ha scelto di evitare la complessità burocratica.
L’impatto del turismo nello short rent
Nel 2024, il turismo in Italia ha vissuto un andamento altalenante, con una diminuzione dei flussi turistici dalla Germania, un paese che ha attraversato un periodo di crisi.
Tuttavia, il turismo internazionale, in particolare quello americano, è tornato a crescere e le prospettive sono di maggiori arrivi extra-europei nei prossimi anni, con un turismo di prossimità che si sta stabilizzando.
Living: student housing, affitti per lavoratori e affitti turistici
Per comprendere il mercato degli affitti brevi in Italia, è utile suddividerlo in tre categorie principali. La prima è il mercato degli affitti brevi turistici, che si applica sia nelle grandi città che in centri minori con attrazioni turistiche, come località montane, borghi e località di mare e lago.
Il secondo settore è quello degli affitti brevi per studenti, che non conosce crisi a causa della carenza di alloggi in Italia.
Le istituzioni stanno cercando di colmare questa lacuna con la creazione di studentati, ma non sono sufficienti per ospitare tutti gli studenti, soprattutto quelli internazionali. Le stime parlano di una mancanza di 130mila posti letto per studenti nel paese.
Infine, ci sono gli affitti brevi per chi si sposta per lavoro o eventi, come le fiere nelle città Italiane (Bologna su tutte che ha avuto un importante sviluppo fieristico), che attirano migliaia di persone ogni anno.
Il mercato degli affitti brevi nel 2025
Guardando al futuro, le prospettive per il mercato degli affitti brevi nel 2025 sono promettenti.
La domanda rimarrà alta grazie al turismo, al movimento del lavoro e alla necessità di alloggi per studenti. Le prospettive per il turismo nel 2025 sono positive, con un aumento dei flussi dal Medio Oriente e dal Sud-Est asiatico. I prezzi degli affitti stanno iniziando a stabilizzarsi, e il 2025 potrebbe essere un anno di equilibrio, con opportunità per chi lavora in modo professionale e regolamentato.
Le prospettive di investimento nel settore immobiliare, in particolare nel living e nello student housing, sono infatti elevate. Gli analisti prevedono che questi mercati attireranno l’attenzione degli investitori, con opportunità significative nel built to rent e negli affitti transitori (qui il report JLL sugli investimenti immobiliari globali previsti per il 2025).
Quale sarà il fattore decisivo per il successo degli affitti brevi nel 2025?
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Il 2025 sarà un anno di svolta, poiché sia l’investimento negli affitti brevi sia la loro gestione vedranno l’intervento di operatori realmente competenti e specializzati, capaci di proporre soluzioni di investimento serie e in grado di offrire guadagni significativi.
Niente perdite di tempo, valutazioni immobiliari coerenti e trasparenza totale: tutto questo è possibile grazie alla nostra conoscenza approfondita dell’andamento delle prenotazioni degli immobili e alla possibilità di interagire con un unico interlocutore che si occupa di tutte le attività necessarie alla gestione dell’immobile.
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