Gli affitti brevi turistici stanno vivendo un momento di forte espansione, come rivelano i dati che abbiamo riportato in questo articolo. Oggi vediamo quali sono i vantaggi dello short rent turistico lato investitore, ovvero cosa può riservarti in termini di rendita la scelta di affittare a turisti la tua casa.
Prima riprendiamo alcuni concetti base relativi agli affitti brevi turistici, ovvero cosa sono, quali sono gli ‘impegni’ pratici che questa locazione ti chiede e anche come sta cambiando la normativa in merito agli affitti brevi in Italia.
Cos’è lo short rent turistico?
Le locazioni brevi sono i contratti di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni. Possono prevedere la prestazione di servizi di fornitura di biancheria e pulizia o altri servizi “strettamente connessi” come viene indicato dalla Circolare ministeriale 24/2017.
Lo short rent turistico può essere effettuato da persone fisiche al di fuori dell’attività di impresa, sia direttamente, che attraverso soggetti che gestiscono portali telematici e che incrociano la domanda di chi cerca una casa in affitto per le vacanze e chi dispone delle unità immobiliari.
Due parole sul contratto di locazione turistica, che è un contratto consensuale, con cui il locatore si impegna a concedere al turista un diritto personale di godimento del bene al fine della vacanza, in cambio di un corrispettivo in denaro.
Si evince che i protagonisti di questo contratto sono principalmente due: chi affitta l’immobile e il turista (o anche lavoratore in trasferta) che prende in locazione la casa per un periodo di tempo non superiore ai 30 giorni.
Vi può essere naturalmente una terza parte, che è la piattaforma telematica che incrocia domanda e offerta o la società che si occupa di gestire gli affitti brevi turistici per conto di chi possiede l’immobile.
Una parentesi sulle norme 2023 sugli affitti brevi
La manovra finanziaria 2024 ha cambiato le carte in tavola per quanto riguarda la tassazione sugli affitti brevi.
Finora essa avveniva attraverso cedolare secca e il proprietario doveva versare il 21%, ma, con la nuova manovra, questa percentuale può essere applicata solo a un immobile, mentre se il proprietario ne dispone di altri, essi vengono tassati al 26%.
È in vigore in Italia l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate l’anno di locazione e anche i dati catastali dell’appartamento che viene affittato a scopo turistico e gli intermediari devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno successivo alla locazione, alcuni dati chiave, quali:
Il nome, cognome e codice fiscale del locatore, l’indirizzo dell’immobile locato, l’importo del corrispettivo lordo e la durata del contratto.
Gli intermediari devono operare una ritenuta del 21% se incassano il pagamento dei canoni da locazione e devono certificare e dichiarare le ritenute operate.
Se, invece, chi affitta una casa per turisti si avvale di portali web come ad esempio Airbnb, devono essere le stesse piattaforme a comunicare all’Agenzia delle Entrate una serie di dati.
Si tratta dei codici fiscali di chi affitta l’immobile, delle operazioni effettuate, dei dati catastali dell’immobile e dei redditi percepiti. In questo caso le informazioni vanno inviate all’Agenzia delle Entrate ogni tre mesi.
Va da sé che queste richieste sono state attivate per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e per attivare un monitoraggio sui redditi che i locatari percepiscono sugli affitti brevi, al fine di incassare i tributi che spettano allo Stato.
È comunque importante capire qual è la situazione relativa alla tassazione, almeno in linea di massima, perché il nostro consiglio è di chiedere un parere al proprio commercialista o un consulto con una società specializzata come la nostra, che può fornirti tutte le informazioni che ti servono, se vuoi iniziare a crearti una rendita con gli affitti brevi turistici.
Capire come funziona la normativa è utile anche perché si tratta di un aspetto che, se vuoi affittare a turisti il tuo immobile, devi seguire in prima persona, perciò devi essere sempre:
- Informato sulla normativa in corso
- Puntuale nella comunicazione all’Agenzia delle Entrate
- In regola con il pagamento dei tributi
Le sanzioni possono essere salate e rischiare di bloccare, anche sul nascere, quello che può essere un bel progetto imprenditoriale, perché i benefici dello short rent turistico ci sono e sono notevoli.
Benefici dello short rent turistico in pillole
I benefici dello short rent turistico per chi affitta sono principalmente tre.
1.ZERO INSOLUTI
Con l’affitto breve i clienti pagano sempre in anticipo, per cui non avrai mai brutte sorprese nei pagamenti, che sono purtroppo tipiche dell’affitto a medio e lungo termine.
Inoltre, lo short rent turistico, per sua natura, prevede che le persone lascino la casa nei tempi stabiliti, semplicemente perché il fatto che starci in affitto è transitorio e legato alle vacanze, a una trasferta di lavoro, oppure a motivi comunque limitati nel tempo (pensa ad esempio a una famiglia che affitta un appartamento perché un componente deve fare un’operazione in una certa città e ha bisogno di un alloggio temporaneo).
2.MAGGIORI GUADAGNI
L’affitto breve ha un prezzo di mercato fino al 35% in più rispetto a un affitto a lungo termine. Questo maggiore guadagno è dimostrato dai dati, e anche da un mercato in continua crescita, che sta portando i prezzi degli affitti turistici a crescere negli anni. La ragione si lega alla necessità di avere a disposizione una casa, sistemazione perfetta per le famiglie e anche per chi non vuole fare le vacanze in albergo, una soluzione sempre più costosa e dove, nel mercato, le soluzioni medio basse in termini di prezzo stanno via via scomparendo, lasciando spazio solo alle grandi catene o agli alberghi di lusso, che hanno costi per notte alquanto importanti, soprattutto nelle grandi città e nelle località più turistiche del paese.
3.UNICO INTERLOCUTORE SE SCEGLI IL SUPPORTO DI UNA SOCIETÁ SPECIALIZZATA
Con la nostra società gestiamo l’immobile occupandoci di tutte le attività necessarie per renderlo adatto all’affitto breve: questo è uno dei vantaggi della nostra gestione degli affitti turistici brevi, che ti permette di risparmiare tempo, energia e di avere ’tutto in regola’, anche gli aspetti burocratici più particolari e che ti richiederebbero tante competenze specifiche.
In sostanza, non dovrai investire il tuo tempo perché gestiremo noi l’immobile al posto tuo, compresi gli adempimenti fiscali: come accennato, questo è uno dei più grandi benefici dello short rent turistico. la maggior parte delle persone che investono in questa locazione sono infatti privati, persone fisiche, che hanno un altro lavoro e vogliono costruirsi una rendita. Ecco che avere a fianco una società specializzata come la nostra, permette di proseguire il lavoro e di ricevere la rendita senza doverti sobbarcare quello che è a tutti gli effetti un secondo lavoro.
Grazie alla nostra esperienza nel settore, miglioriamo e valorizziamo il tuo immobile con una strategia che lo renderà più appetibile sul mercato e, in termini di gestione, puoi contare sulla massima trasparenza, perché sempre a conoscenza dell’andamento delle prenotazioni del tuo immobile per potere controllare i tuoi incassi mensili.
Questi sono i primi tre vantaggi dello short rent turistico. Li abbiamo definiti ‘in pillole’ ma sono i tre più importanti e rilevanti, perché sono alla base di una rendita che può diventare notevole e continuativa nel tempo.
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La redazione di Italstay fornisce informazioni sugli affitti brevi per gestirli nel migliore dei modi